Grafiche del progetto Maristanis

Acqua, risorsa idrica particolarmente preziosa in Sardegna perché scarsa, con la Giornata mondiale dell’acqua del 22 marzo si rinnova l’impegno delle imprese sarde per tutelarne il consumo. In particolare, nell’Oristanese, la Fondazione MEDSEA promuove il risparmio idrico all’interno del progetto Maristanis già da qualche anno con azioni concrete nel settore dell’agricoltura, turismo e, più recentemente, assieme alla ristorazione.

FRIENDS OF MARISTANIS, IL CLUB PER IL RISPARMIO IDRICO. Nato nel 2020, proprio durante l’inizio della pandemia, il club Friends of Maristanis nasce con l’obiettivo di sensibilizzare le imprese turistiche e, attraverso loro, i propri ospiti, verso un uso più consapevole della risorsa idrica. Tutto questo in tre modi, attraverso la formazione continua, la costruzione di un sistema di monitoraggio del consumo idrico nel territorio e la divulgazione in grafiche che promuovono le buone pratiche da adottare in vacanza così come nella quotidianità. Due app sono state realizzate, Acqua Check, tarata sui consumi degli operatori per verificare l’efficienza dei dispositivi, dalla rubinetteria alle tubature, e Rispamia l’acqua, disponibile in quattro lingue (IT, ES, FR, EN), che consiglia alcune buone abitudini per non sprecare l’acqua: ad esempio, chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti, significa risparmiare ben 20 litri d’acqua.

“Friends of Maristanis nasce come linea di intervento per sensibilizzare le imprese che più di tutte lavorano a contatto con i turisti e il pubblico per il controllo dei consumi idrici – spiega gli obiettivi Vania Statzu dalla Fondazione MEDSEA – partendo dalla consapevolezza comune che le riserve idriche di acqua dolce nell’Oristanese, così come in tutta la Sardegna, sono fonti preziose e seriamente minacciate dalla pressione antropica, dalle infiltrazioni di acqua salata dovute all’avanzamento dell’acqua di mare sulle coste, dal sovraccarico costiero turistico, oltre che dagli altri settori produttivi come industria e agricoltura”.

Oggi il club conta 52 imprese, tra hotel, b&b, associazioni ricreative, bar e ristoranti, negli 11 comuni del territorio, tra cui Oristano e Cabras, che espongono le grafiche che ricordano ai gentili ospiti lo straordinario patrimonio naturale delle zone umide che stanno visitando, i consigli per tutelarlo e forniscono informazioni sull’app Risparmia l’acqua. Tra queste, la dimora diffusa Aquae Sinis, il ristorante Il Caminetto e Da Attilio di Cabras, l’Hotel Le Torri di Arborea, l’Hotel Mistral 1 e 2 di Oristano, solo per citarne alcuni. “In vacanza, spesso, nell’idea che tutto sia legittimo, si arriva a consumare dai 300 ai 500 litri di acqua per presenza turistica (consumo pro capite al giorno): una quantità davvero esagerata di risorse che va ridistribuita verso un consumo più equo e sostenibile – racconta Giulia Eremita, referente MEDSEA del Club – le grafiche esposte tra gli affiliati del Club hanno il duplice scopo: informare sulle peculiarità del territorio, sull’impegno delle imprese nel tutelarlo e preservarlo, inibendo soprattutto il consumo smodato della risorsa idrica con una comunicazione attiva e propositiva. Oggi il mercato è maturo per rivolgersi ad un cliente più rispettoso e colto”.

AGRICOLTURA DI PRECISIONE CON DRONE PER IL RISPARMIO IDRICO. Agricoltura in prima linea sul risparmio idrico. Una decina di aziende agricole dell’Oristanese da qualche anno hanno adottato il modello di monitoraggio dei campi con drone, un sistema che consente di rilevare le effettive necessità del terreno e delle piante e di intervenire nell’irrigazione solo dove necessario e nelle giuste quantità. Solo nella sua fase di lancio nel 2020, sono stati risparmiati 4 milioni di litri risparmiati, oltre che di carburante, sementi, fertilizzanti e agrofarmaci. Il progetto, realizzato da Smart Geo Survey srl, Coldiretti Oristano e dalla fondazione MEDSEA, sempre nell’ambito del programma Maristanis, da una sperimentazione iniziale di 50 ettari di terreno agricolo, ora coinvolge almeno 200 ettari e per alcune aziende è diventato un consolidato modello di lavoro del sistema produttivo.

Andrea Liverani, giovane 24enne di Terralba e fondatore della Smart Geo Survey srl, che proprio per questo progetto nel 2021 ha vinto l’Oscar green della Coldiretti Giovane Impresa, così commenta i risultati: “I droni stanno dando una grossa mano in agricoltura grazie ai nuovi sensori multispettrali che ci permettono di fare una sorta di “raggi X” delle piante e ci danno informazioni utili sul loro stato di salute. Il progetto nasce dall’esigenza degli agricoltori di adattarsi alle nuove condizioni climatiche per le quali ci sono periodi di grave siccità, seguiti da periodi estremamente piovosi, in questo modo possiamo monitorare costantemente le colture, dando risposte utili e concrete”.

Fondazione Medsea

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