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L’intento dell’evento sarà quello di stimolare il pubblico ad una riflessione nuova,con uno sguardo curioso e onesto,che consenta di esaminare con più chiarezza le forme di rappresentazione della cultura sarda.

La Sardegna è storicamente una terra ricca di miti e stereotipi spesso infondati,privi di appigli storici,creati dallo sguardo osservante esterno,

e poi di riflesso,diffusi tramite i mass media,anche locali.

Liberarci dai falsi miti identitari si rivela ormai indispensabile,per farlo bisogna fare un lavoro intellettualmente onesto,che ci faccia riappropriare della nostra storia e della nostra cultura.

Prima di attribuire responsabilità ad elementi esterni,come di solito succede,facciamoci delle domande su noi stessi.

"Raccontar fole" può essere una buona occasione per farlo.

Il convegno sarà preceduto da un reading musicale con la voce narrante di Annalisa Zedde,accompagnata da Massimiliano Murru alle percussioni e da Andrea Andrillo alla chitarra.

Gli interventi dei relatori saranno: "Spunti di riflessione sulla coralità di scuola nuorese" a cura del Dott. Boris Smocovich,Maestro di musica e direttore della scuola civica di Villacidro; "Il senso del mythos nel cinema di ambientazione sarda.

Archetipi e stereotipi culturali" a cura del Dott. Fabio Ardau,operatore culturale ed esperto di cinema sardo; "Ricostruzione degli abiti tradizionali andati perduti: l’ingannevole persuasione delle iconografie" a cura della Dott.ssa Marta Moi,pittrice e storica dell’arte; "Il paese dell’oro e dell’argento. I gioielli tradizionali di Ittiri tra mito e realtà etnografica" a cura del Dott. Giammario Demartis,archeologo ed ex Direttore sezione Etnografica Museo Sanna di Sassari.