A partire dal 23 novembre 2011 fino al 30 dicembre 2011 sarà aperta al pubblico la mostra
"La pietra e gli eroi. Le sculture restaurate di Mont’e Prama",curata dalla Soprintendenza per i beni archeologici per le province di Sassari e Nuoro.
L’allestimento costituisce l’atto finale di un ampio progetto realizzato grazie alla collaborazione tra Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la Regione Autonoma della Sardegna.
La mostra allestita nella Galleria espositiva del Centro di Restauro e Documentazione della Soprintendenza per i beni archeologici per le province di Sassari e Nuoro è,come esplicita il sottotitolo,una mostra sul restauro delle
sculture in pietra rinvenute a Mont’e Prama in territorio di Cabras.
Ma è anche la mostra di un complesso scultoreo che viene esposto per la prima volta nella sua completezza e che costituisce un ulteriore significativo aspetto della produzione materiale della civiltà nuragica: sculture a tutto tondo che rappresentano la figura umana,spesso in dimensioni superiori al vero,e che ripropongono alcune iconografie già note dai ben più famosi "bronzetti". In associazione con le grandi statue di guerrieri sono esposti numerosi modelli di nuraghe,realizzati con lo stesso tipo di pietra delle statue e ritrovati in stretta associazione con queste.
Le sculture,che trovano al momento pochi confronti in altri contesti della Sardegna per quanto riguarda la rappresentazione della figura umana,si impongono per singolarità,quantità,qualità tecnica e sottintendono un grande sforzo di una comunità locale. Seppure è ancora incerta la loro datazione precisa nell’ambito della civiltà nuragica, certamente esse costituiscono al momento l’unico grande complesso scultoreo realizzato in ambito protostorico in Italia e nel Mediterraneo centro-occidentale.
La distribuzione delle sculture in mostra,libere da legami con una neanche ipotizzabile ricostruzione della collocazione originaria,parte nel percorso espositivo con frammenti di statue e di modelli di nuraghe e procede in un crescendo,fino alle unità più integre,in un alternarsi fra statue e modelli di nuraghe. Il percorso delle sculture si chiude con una sintesi tipologica significativa: il modello di nuraghe quadrilobato con la torre centrale svettante e le torri laterali,il guerriero più rappresentativo,l’arciere con l’arco imbracciato con la sinistra e i due pugilatori con gli scudi.
Dalla Galleria si accede alla Sala-vetrina di 24 metri,ove sono esposti i frammenti più significativi non attribuibili alle sculture ricomposte; un grande pannello retrostante riporta la ricostruzione delle sculture.
La Mostra è il coronamento di un grande lavoro, che ha visto impegnata una équipe di archeologi,restauratori,ingegneri,artigiani,i cui risultati vengono presentati per la prima volta al pubblico più vasto.
L”esposizione è ricca di informazioni presentate con termini semplici e accessibili da parte di tutte le categorie di cittadini: didascalie,pannelli,filmati,Q.R.,depliants.