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La Stagione di Prosa 2013-14 al Teatro Electra di Iglesias è organizzata dal CeDAC in collaborazione con l’amministrazione comunale,con il sostegno e il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna e del MiBACT,e con il contributo della Fondazione Banco di Sardegna e il prezioso apporto della Sardinia Ferries,che ospita sulle sue navi artisti e compagnie in viaggio da e per l’Isola.
–domenica 16 marzo alle 18.30 in cartellone la “
Mandragola” di Niccolò Machiavelli,un capolavoro del teatro del Cinquecento,nella mise en scène di Progetto URT per la regia di Jurij Ferrini,anche brillante interprete nel ruolo di Messer Nicia,l’anziano e fin troppo ingenuo marito vittima di un’atroce beffa.La pièce,ambientata a Firenze,è incentrata sulla singolare strategia,che mescola sapienza medica e ipocrisia,grazie alla quale Callimaco,un giovane studente invaghito della bella Lucrezia,casta sposa di Messer Nicia,riesce ad avvicinare colei e ingannarne il marito.
Nel cast della maliziosa commedia,scritta cinquecento anni fa ma modernissima nella definizione dei caratteri e delle dinamiche dei comportamenti umani,accanto a Jurij Ferrini,Luca Cicolella,Matteo Alì,Michele Schiano di Cola,Angelo Maria Tronca,Alessandra Frabetti,Cecilia Zingaro.
La commedia,interpretata da Lucia Vasini e Antonio Cornacchione,per la regia di Daniele Sala,racconta lo strano e tempestoso incontro tra un ministro in carica e un disoccupato: il primo,anzi la prima è una donna dell’alta borghesia e stimata docente universitaria,lontanissima dai problemi reali della gente “normale”; l’altro un sognatore,che immagina un futuro di libertà,uguaglianza e felicità per tutti. Due personalità diversissime,con storie e soprattutto visioni del mondo antitetiche: l’algida professoressa che ha deciso di entrare in politica per il bene,o così crede,del suo Paese,si trova a fare i conti con una dimensione sconosciuta,fatta di bollette e affitti da pagare,di difficoltà quotidiane per sbarcare il lunario. Si scatenerà un “inferno terrestre”,e il divertimento è assicurato,promette Francesco Freyrie,con «la commedia più appassionata,folle e contemporanea a cui abbiate mai assistito dai tempi dell’ultima crisi di Governo».
Il romanzo del giornalista e scrittore americano (Premio Pulitzer per “A Bell for Adano” sullo sbarco degli Alleati in Sicilia),riesce a restituire una voce e un volto alle vittime della Shoah con un espediente letterario: il ritrovamento dei taccuini su cui un cronista,Noach Levinson,avrebbe annotato giorno per giorno i tragici eventi seguiti alla costruzione del muro del Ghetto di Varsavia.
Nel diario affiorano i dettagli del quotidiano,il tentativo di conservare una parvenza di normalità tra le persecuzioni sempre più feroci e le deportazioni nei lager,fino alla rivolta,estrema e disperata reazione contro la follia nazista. Lo spettacolo del Teatro Barbaro restituisce,tra parole e note,le atmosfere e i momenti più significativi della vita all’interno del Ghetto,gli amori e i matrimoni,i riti e le nuove nascite,la solidarietà e la speranza,il senso di umanità e la strenua resistenza contro una cultura di morte.
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Info: tel: 328 1719747
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AnnaBrotzu CeDAC
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